“Non solo i pescatori di Lampedusa vedono giornalmente invase le proprie acque territoriali dalla pesca ‘feroce’ posta in essere da numerose imbarcazioni tunisine, algerine, cipriote o di altre nazionalità, incuranti delle normative italiane e europee, ma per di più in questi giorni di ‘fermo biologico’ necessario per ripristinare l’ambiente marino, sono costretti ad assistere allo sbarco del pescato nel proprio porto da parte di pescherecci provenienti dalle marinerie di Mazara del Vallo e Siracusa”. Lo dice Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa.
“Oltretutto – aggiunge – molte di queste imbarcazioni, autorizzate alla sola pesca del gambero, continuano a sbarcare ulteriori specie ittiche a titolo di ‘cattura accidentale’, come ad esempio le triglie, denotando un’attività che va oltre i limiti consentiti. Auspico quindi un intervento urgente da parte delle competenti autorità locali e dell’assessore regionale alla Pesca – conclude Martello – per verificare il rispetto del ‘fermo biologico’ anche da parte di pescherecci autorizzati alla sola pesca del gambero”.