Uomini e pupi siciliani per raccontare la guerra di Troia, una storia antica, ma che ci parla di sopraffazioni e di violenze sempre uguali con interpreti eccezione che concludono la rappresentazione con un appello alla pace. Successo e platea gremita ieri sera al Sito archoelogico di Contrada stretto per L’ira di Achille all’Iliade di Omero, in collaborazione con l’Associazione Figli d’Arte Cuticchio, adattamento scenico e regia del grande Mimmo Cuticchio, con Mimmo Cuticchio, Giacomo Cuticchio, Tania Giordano, Giuseppe Graffeo, musiche di Giacomo Cuticchio. E’ un messaggio culturale, quello di Cuticchio, che travalica i confini e, dunque, in linea col pensiero di Sebastiano Tusa, archeologo e assessore ai Beni culturali della Ragione Siciliana scomparso tragicamente nel 2019, di diffondere attraverso le diverse discipline la conoscenza del nostro patrimonio culturale.
Lo spettacolo di ieri ha chiuso questa edizione del Festival Musica e parole per un’Estate a Partanna, in memoria di Sebastiano Tusa, organizzato dal Comune di Partanna e dalla Fondazione Sebastiano Tusa con un bilancio assolutamente positivo: sette appuntamenti di spettacolo, dall’8 luglio al 22 agosto che hanno fatto registrare il tutto esaurito. Le rappresentazioni si sono svolte in tre luoghi poco conosciuti, ma di alto valore artistico e simbolico, della città del Belice che fu molto cara a Sebastiano Tusa: l’Area archeologica di Contrada Stretto, sito preistorico di eccezionale interesse noto nel mondo, il Castello Grifeo e la Chiesa Madre. La manifestazione, realizzata dal Comune e dalla Fondazione Sebastiano Tusa – con il sostegno dell’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana e la collaborazione del Teatro Biondo, del Conservatorio di Palermo e delle associazioni “Antonio Il Verso” e “Figli d’Arte Cuticchio” – ha avuto come filo conduttore la musica nelle sue molteplici declinazioni: dai concerti fino agli spettacoli teatrali.
“Giungiamo al termine di questa rassegna e ci reputiamo soddisfatti per il successo avuto”, ha dettoil sindaco di Partanna Francesco Li Vigni. “L’affluenza di pubblico è stata motivo di orgoglio per l’ottima riuscita e, allo stesso tempo, per la riscoperta di luoghi che conservano un fascino unico che ci permette chiaramente di guardare al futuro”.
L’assessore alla cultura Roberto De Gennaro ha sottolineato: “Abbiamo avuto l’onore di ospitare a Partanna Mimmo Cuticchio, il più importante esponente contemporaneo della tradizione dei pupari e cuntisti siciliani. Cultura, tradizioni popolari e archeologia in un luogo unico: Stretto Partanna. Il sodalizio fra la Fondazione Sebastiano Tusa e il nostro Comune e l’ottima riuscita della rassegna ci danno l’opportunità di guardare al futuro con fiducia”.
Per la presidente della Fondazione Valeria Li Vigni: “Cuticchio con il suo teatro ha sviluppato un messaggio culturale accessibile a tutti in perfetta assonanza col pensiero di Sebastiano Tusa, che sosteneva la diffusione della conoscenza del nostro patrimonio culturale attraverso l’arte, la musica e il teatro. Mimmo Cuticchio ha travalicato confini internazionali con il suo teatro nei siti archeologici spesso poco conosciuti al vasto pubblico”.
“ll Programma”, ha spiegato il curatore Daniele Ficola, consigliere della Fondazione Sebastiano Tusa, “ha coinvolto artisti di tutte le età e di caratura nazionale e internazionale per presentare al pubblico un ventaglio di repertori che comprendono vari generi musicali, senza tralasciare anche l’azione emozionale prodotta dalla stretta interazione tra parole recitate e musica. Le scelte artistiche sono da collocarsi nel solco delle linee guida di Sebastiano Tusa – fatte proprie dalla Fondazione a lui intitolata – per promuovere la conoscenza del patrimonio culturale secondo un approccio multidisciplinare che ne consideri la complessità delle relazioni, con l’obiettivo di aprire nuove prospettive di promozione e di fruizione dei beni culturali siciliani”.
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Laura Oddo