L’amministrazione comunale di Marsala ha preso una cantonata, sebbene l’iniziativa sia stata, almeno nell’intento, lodevole. Il Gruppo Territoriale del Movimento Cinque Stelle di Marsala chiede chiarezza su una vicenda che, ancora una volta, getta discredito e opacizza l’immagine di una città meritevole di attenzione e amore. Premesso che le immagini dello spot andato in onda su Rete 4 siano belle ed accattivanti, resta il fatto che la Colombaia di Trapani non è territorio marsalese e, se l’intenzione era di pubblicizzare le bellezze lilibetane, l’errore c’è ed è alquanto dozzinale. L’idea di pubblicizzare Marsala avrebbe dovuto entusiasmare i cittadini come iniziativa propedeutica alla tanto auspicata rinascita economica dei molti settori legati al turismo che da troppo tempo annaspano in una stagnante situazione di crisi.
Qualcosa non ha funzionato. È evidente.
Se l’amministrazione comunale marsalese ha fornito il materiale pubblicitario già “confezionato” alle reti Mediaset, è certamente colpevole di aver commissionato l’incarico a “professionisti” non competenti e di non aver vigilato, non visionando il prodotto accuratamente prima della messa in onda. Tale sciatteria è comunque una nota stonata che amareggia e rimanda al senso di abbandono e affanno in cui annaspa la città. Se, invece, è stata Mediaset a realizzare lo spot, l’amministratore comunale dovrebbe dichiararsi parte lesa e farebbe bene a chiedere un risarcimento in termini di immagine alla rete TV che ha divulgato un’informazione “fallace”. Delle due, l’una. Tertium non datur.
I Cinque Stelle di Marsala chiedono all’amministrazione di spiegare alla città cosa non ha funzionato. La città merita di più. Avere a cuore la città dovrebbe essere una missione, un gesto d’amore per il benessere e il rispetto dei suoi abitanti.
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Franco Rapisarda
Ref. Gruppo Territoriale di Marsala (TP),
MoVimento 5 Stelle Sicilia