Gentili colleghi, siamo ormai vicini alla Settimana Santa e, come sempre, inoltro un ampio promemoria esplicativo perché la liturgia della Chiesa cattolica è piena di segni e simboli che rendono uniche le celebrazioni della Settimana più importante dell’anno per i cristiani e comprendo che sia utile rimettere a fuoco Il tempo Quaresimale continua fino al Giovedì Santo quando inizia il Triduo pasquale.
“Spiritualmente, nella grande Settimana prende forma sempre più immersiva la nuova creazione, perché con la Pasqua tutto si rinnova. Come i primi discepoli, anche noi ora entriamo con Gesù a Gerusalemme, saliamo al piano superiore del Cenacolo per fare Pasqua con lui, permettendogli di lavare i nostri piedi, accogliendo il suo testamento, immergendoci nella sua preghiera di Figlio. Così seguiamo e partecipiamo realmente alla passione e morte, sepoltura e risurrezione del nostro Salvatore e Signore, Gesù Cristo – spiega il direttore dell’ufficio liturgico don Alberto Giardina – Dalla messa vespertina «cena del Signore» inizia il Triduo Pasquale, che continua il venerdì santo «nella passione del Signore» e il Sabato Santo, ha il suo centro nella Veglia Pasquale e termina ai vespri della domenica di risurrezione”.
Da domenica prossima 13 aprile, domenica delle Palme, la Chiesa celebra la settimana più importante e più feconda di riti e di simboli per l’intera cristianità. Nei giorni del triduo pasquale (da giovedì alla domenica di pasqua) la Chiesa fa memoria degli eventi che rappresentano il cuore della fede e della speranza cristiana : la passione, la morte e la resurrezione del Cristo e la sua vittoria sul male e sulla morte; il suo comandamento nuovo: quello dell’amore e della fraternità universale; l’istituzione dell’Eucarestia, celebrazioni arricchite di segni come la benedizione degli oli sacri, la lavanda dei piedi, il lucernario. A Trapani il triduo di concluderà con la processione del Risorto e la Santa Messa Pontificale nella Domenica di Pasqua.
Domenica 13 aprile Domenica delle Palme
Con il segno delle “palme” e quello dei ramoscelli d’ulivo la Chiesa accoglie Gesù messia e Signore: nelle palme si può intravedere il segno del martirio e nell’ulivo quello della pace e della riconciliazione.
Ore 10.30 Chiesa Maria Santissima del Soccorso “Badia Nuova”, benedizione delle palme e inizio della processione verso la Cattedrale “San Lorenzo” (Itinerario: Via Garibaldi, Via Torrearsa, Corso Vittorio Emanuele, Cattedrale)
Ore 11.00 Solenne messa pontificale presieduta dal vescovo Pietro Maria Fragnelli in Cattedrale
Nel pomeriggio il vescovo si recherà a Buseto Palizzolo per la benedizione che darà il via alla processione dei Misteri Viventi organizzata dalla Confraternita del Santissimo Crocifisso
Lunedì Santo 14 aprile
La Santa Messa del “crisma”
Ore 19.00 Cattedrale “San Lorenzo” Santa Messa del “crisma”.
Poiché si fa memoria dell’istituzione del sacerdozio, i presbiteri presenti alla celebrazione presieduta dal vescovo – unica per tutta la diocesi – rinnovano pubblicamente le loro promesse di fedeltà a Cristo e alla Chiesa. Nel corso di questa intensa celebrazione ricca di segni, vengono benedetti
- L’olio dei catecumeni che servirà per l’unzione dei bambini e degli adulti che richiedono il battesimo.
- L’olio degli infermi con il quale si ungeranno gli ammalati.
- Il sacro Crisma (olio misto a preziose fragranze profumate alcune provenienti dalla Terra Santa e dalla Grecia) con il quale si ungeranno i battezzati, i cresimati, i nuovi sacerdoti, i nuovi altari e le nuove chiese.
Prima del termine della celebrazione il Vescovo consegnerà i tre oli santi a tutti i parroci. Non ci saranno altre celebrazioni eucaristiche pomeridiane in tutta la Diocesi. Alla celebrazione partecipano anche tutti coloro che riceveranno il sacramento della Cresima durante l’anno.
TRIDUO PASQUALE
Giovedì Santo 17 aprile: il rito della “lavanda dei piedi”, gli altari della “reposizione” per l’adorazione notturna
Tutto il Triduo è celebrazione della Pasqua. Esso non prepara ma celebra tutta la Pasqua. È Pasqua già dal Giovedì Santo sera. Il Triduo è una celebrazione unica che si dispiega in diversi tempi e spazi: esso crea continuità tra spazi – tempi liturgici con quelli della vita personale di ognuno; mette in relazione la dimensione comunitaria della fede con quella personale dei fedeli; coinvolge con le sue ritualità tutta le facoltà e i sensi della persona e gli elementi della creazione.
ore 19.00 Cattedrale “San Lorenzo” Santa Messa “in coena Domini”. Con la celebrazione serale del Giovedì Santo ha inizio il triduo “della morte sepoltura e risurrezione” del Signore “centro di tutto l’anno liturgico”. Alle ore 19.00 nella Cattedrale “San Lorenzo” si terrà la messa vespertina pontificale della “cena del Signore”. In tutte le parrocchie della diocesi, all’inizio della celebrazione, sono presentati alla comunità gli oli santi benedetti dal vescovo nella messa crismale.I temi dominanti la celebrazione eucaristica nella quale si fa memoria dell’ultima cena di Gesù sono: l’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio ministeriale e il comandamento dell’amore fraterno. La liturgia, pertanto, propone:
- il rito della lavanda dei piedi. L’invito a vivere la carità si prolunga nella processione offertoriale accompagnata dall’antico inno dell’amore cristianoUbi caritas et amor Deus ibi est. Il vescovo laverà i piedi a tre detenuti della casa circondariale di Trapani
- l’adorazione prolungata dell’Eucaristia che a conclusione della celebrazione verrà custodita nell’altare della deposizione dell’eucarestia appositamente preparato per l’occasione.Gli altari dell’Eucarestia vengono riccamente ornati di fiori: vengono chiamati erroneamente “sepolcri” e vengono visitati da migliaia di fedeli.Altri due elementi caratterizzano la celebrazione: Durante il canto del Gloria suoneranno per l’ultima volta fino alla notte di Pasqua, le campane di tutte le Chiese. Alla fine della celebrazione si “spogliano” delle tovaglie liturgiche tutti gli altari della chiese. Adorazione eucaristica fino alle ore 24.00 con la realizzazione degli altari della reposizione, quelli che vengono ancora erroneamente chiamati “i sepolcri”. Questi “altari” per la preghiera e l’adorazione vengono realizzati solo nelle parrocchie dove c’è una comunità che si riunisce in preghiera e dunque non nelle rettorie o altre chiese.
Venerdì Santo 18 Aprile: Passione del Signore
Giorno di astinenza e digiuno. L’azione liturgica si svolge nel primo pomeriggio richiamando le ultime ore di vita di Cristo.
Rito della “discesa della Croce” all’interno dell’azione liturgica dell’adorazione della Croce presieduto dal vescovo che a causa dei lavori di restauro della Chiesa di Santa Maria del Gesù, quest’anno si terrà nella Parrocchia di San Pietro alle ore 12. Subito dopo, in processione, il vescovo raggiungerà piazza Purgatorio per dare il via alla processione dei “Misteri” del venerdì santo (ore 14) La comunità della Cattedrale si riunirà alle ore 19 per celebrare il rito dell’adorazione comunitaria della croce.
Sabato Santo 19 Aprile: il giorno del grande silenzio
Dice un’antica omelia, il Re dorme. La terra tace perché il Dio fatto carne si è addormentato ed ha svegliato coloro che da secoli dormono». È la celebrazione silenziosa del tempo sospeso e dell’imitazione delle pie donne che nella sera del venerdì santo, dopo che fu sepolto Gesù: «Erano lì, davanti al sepolcro» (Mt 27,61); ma è anche il giorno in cui la chiesa si raccoglie con la Vergine Madre che veglia il corpo del Figlio nell’attesa della Risurrezione gloriosa. Le Chiese orientali celebrano il mistero della discesa di Cristo agli inferi.
La comunità parrocchiale della Cattedrale insieme al vescovo accompagnano il simulacro dell’Addolorata al passaggio da Corso Vittorio Emanuele per la conclusione della processione dei Misteri del venerdì santo con la preghiera finale del vescovo in piazzetta Purgatorio
Sabato Santo ore 22.30 Cattedrale “San Lorenzo”: veglia Pasquale presieduta dal vescovo. E’ la madre di tutte le veglie; essa si colloca al cuore dell’Anno liturgico, al centro di ogni celebrazione. Nel cuore della notte i cristiani celebrano la vera pasqua, la liberazione dalla schiavitù del peccato e della morte. Cristo nostra pasqua è risorto. La liturgia prevede:
- IlLucernale con la benedizione del Fuoco Nuovo, l’accensione del Cero pasquale che rimarrà acceso per 50 giorni, l’accensione delle candele dei fedeli e di tutta la chiesa, il canto dell’Exsultet, l’antico inno attribuito a sant’Ambrogio e che proclama la felix culpa di Adamo e inneggia a Cristo, centro del cosmo e della storia, che, con la sua luce serena, sconfigge le tenebre della mondo.
- la liturgia della parola che ripercorre la storia della salvezza dalla Creazione alla risurrezione del Crto.
- la liturgia Battesimale (sin dai primi secoli la chiesa celebra la notte di pasqua il sacramento del battesimo).
- la liturgia eucaristica.
Domenica di Pasqua 20 Aprile, Resurrezione del Signore:
Giorno assolutamente nuovo per l’umanità, giorno che illumina la storia del mondo e inaugura la nuova creazione. Alle ore 9.30 dalla Chiesa del Purgatorio muoverà la processione del Cristo Risorto fino alla Cattedrale dove alle ore 11 il vescovo presiederà il solenne Pontificale di Pasqua.
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