Trapani, 28 marzo 2025 – «La sospensione di Ferdinando Croce è un provvedimento doveroso, ma arriva dopo settimane di scandali e ritardi. Dov’era l’Assessorato Regionale alla Salute quando i primi allarmi sono stati lanciati? Perché il Governo Schifani non ha agito prima, evitando che i cittadini diventassero vittime di un sistema allo sbando?».
La deputata trapanese del M5S, Cristina Ciminnisi, che tra le prime aveva chiesto che il manager facesse un passo indietro, commenta la notizia della sospensione per 60 giorni del Direttore Generale dell’ASP di Trapani, al centro di gravissime criticità nella gestione degli esami istologici, con ritardi inaccettabili che hanno messo a rischio la vita di più di 200 pazienti.
«Quelli di Trapani – continua Ciminnisi – non sono casi isolati, ma il sintomo di un sistema malato e di una gestione politica miope e dannosa della Sanità siciliana. Il governo Schifani continua a nominare manager e direttori generali per accordi di palazzo, e i siciliani pagano il prezzo di questa mala gestione. Una vergogna che poteva e doveva essere evitata».
«Basta con la politica che uccide la Sanità e mette a rischio la salute dei Siciliani. La sospensione di Croce non assolve il Governo regionale – conclude Ciminnisi -. Schifani e Faraoni vengano a spiegare al Parlamento come intendono salvare la Sanità pubblica, prima che altri cittadini vedano negato il loro diritto alle cure».